Foto di Luna La Chimia
ROBERTO VECCHIONI: Incontro con la Stampa davanti al Gigante dell’Appenino
Roberto Vecchioni, professore, scrittore, autore e noto cantautore italiano, ha incontrato la stampa toscana nel pomeriggio di ieri, 11 Aprile, nel Parco Mediceo di Villa Demidoff a Pratolino, davanti all’iconico Gigante dell’Appenino.
Una prima occasione per rispondere ad alcune domande dei giornalisti in merito alla pubblicazione del nuovo libro “Tra il silenzio e il tuono”, uscito per Einaudi lo scorso 27 Febbraio, e qualche curiosità sugli imminenti concerti estivi in Toscana.
La Conferenza Stampa in Sala Rossa
Come da programma, alle 15 precise, Vecchioni viene accompagnato nella Sala Rossa di Villa Demidoff, dove ha avuto luogo la conferenza stampa vera e propria.
Giornalisti rappresentanti delle diverse realtà locali e nazionali, hanno posto le proprie domande al Professore che, con la sua solita elegante informalità, non ha negato a nessuno di loro risposte esaustive, oneste e poetiche con quell’eloquio così particolare che tanto lo contraddistingue e che da sempre affascina chi lo ascolta rapito dai suoi ragionamenti.
In risposta a una domanda che chiedeva un suo parere sul rapporto generazionale tra giovani e adulti, Vecchioni, sottolineando l’importanza del confronto e di ascoltare chi ha esperienza, ha affermato:
“Bisogna credere nei giovani. La maggior parte dei giovani sono positivi, hanno un sacco di idee. Hanno però dei muri davanti, difficoltà di ogni tipo, vengono sempre messi da parte. Non si crede ai loro errori, non li si lascia sbagliare. Questa è una cosa molto importante: bisogna che provino e che sbaglino pure e non si può metterli nelle gabbie e chiuderli lì perchè loro la gabbia la vogliono aprire ed è giusto che la aprano e si facciano sentire. “
Guardando al futuro ha inoltre asserito:
“Il mondo guardate, e lo sapete meglio di me, non cambierà. Non illudiamoci su quelle famosi frasi che dicono le Miss di volere la pace nel mondo. Non illudiamoci con queste cazzate perchè non ci sarà mai la pace nel mondo perchè siamo diversissimi come religioni, come economia, come struttura mentale. Siamo diversissimi nel mondo. Però se non ci può essere una pace universale, ci può essere una accettazione delle cose degli altri. Dobbiamo insieme ai ragazzi tentare di migliore poco alla volta quello che possiamo ma togliamoci dalla testa che tutti nel mondo possiamo essere la stessa idea, la stessa religione, lo stesso modo di essere. Il mondo è così; è compiuto purtroppo in questo modo e va verso un declino inarrestabile se non ci diamo da fare e se non ci alleiamo con i ragazzi.”
Rispondendo a una giornalista che gli chiedeva sulla capacità di potersi emozionare ancora oggi con la musica e le canzoni, il Professore ha parlato di quanto le emozioni abbiano un ruolo centrale, fisico, nella vita di tutti noi e che:
“Continuo a dire nei concerti che l’artista è una persona del tutto inutile. Non serve a un cazzo, cioè il PIL non cambia con l’artista, nè l’economia, ma c’è una particolarità: esistono dei momenti nella vita di tutti noi in cui sentiamo qualcosa qui dentro che ci sembra verità e che scalda tutto. Quella cosa si chiama emozione ed è una rete di appoggio per tutte le cose che ci capitano.”
In risposta a chi gli ha domandato se scriverebbe ancora canzoni come “Voglio Una Donna” considerato il clima attuale, Vecchioni ha sottolineato come:
“Il cantautore è fuori da ogni clima, non gliene frega un cazzo del clima, quello che sente fa. Le rifarei eccome e, tra l’altro, mi hanno dato ragione nel tempo perchè si è capito che cosa significavano, allora non si capiva ma adesso si sa.”
La disponibilità di Roberto Vecchioni nel corso dell’intervista, la voglia di raccontarsi e raccontare hanno incantato tutti i presenti, soprattutto parlando di un argomento a lui molto caro ovvero la poesia e del filo conduttore esistente tra musica, letteratura e poesia. Per il Professore, si fa poesia quando si coglie l’intimo dell’essenza umana e quindi si può fare poesia con qualsiasi forma d’arte conosciuta (musica, pittura, scultura); ma si può fare anche con professioni più comuni (come il sindaco o il casellante) non strettamente legate all’arte. Esiste poi la poesia pura, come lo è la natura che ci circonda. Quando si fa poesia, per Vecchioni, di fatto si fanno sempre dei messaggi che vengono mandati agli altri e uno degli intenti del cantautore è sempre stato quello di conservare il “bello” con la poesia e di trasmetterlo nel modo che più riteneva opportuno.
C’è stato modo di parlare anche della sua recente collaborazione con Alfa, giovane artista con cui ha cantato “Sogna Ragazzo Sogna” durata la serata delle cover nell’ultimo Festival di Sanremo e di come e perchè ne stimi il percorso artistico.
A chi ha domandato se la capacità di mettersi in sintonia con i destinatari delle sue canzoni fosse stata la chiave del suo successo e motivo di una sua stanchezza in passato, il Professore ha puntualizzato come lui scriva anche per gli altri ma non per tutti, la sua priorità è scrivere qualcosa che metta i brividi a lui:
“Ho fatto canzoni incomprensibili probabilmente, la metà delle mie canzoni bisogna spiegarle probabilmente ma non lo faccio. Eppure, poco alla volta, tutte lentamente sono state richieste, comprese e in concerto sono le più richieste. Sono canzoni che trent’anni fa nessuno sapeva che cosa significassero, quindi a maggior ragione sono felice di non aver cercato la facilità che è qualcosa che ho sempre avuto in odio. Ma la famosa frase di oscar Wilde di far passare per intelligenti cose stupide affinchè anche gli stupidi si sentano intelligenti non mi va e non mi andrà mai.”
La Consegna del “Pegaso d’Oro” a Roberto Vecchioni per mano di Eugenio Giani
Terminata la conferenza stampa, sul palco sono state chiamate le autorità presenti e Vecchioni è stato raggiunto dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che gli ha consegnato il “Pegaso d’Oro”, il massimo riconoscimento delle Regione, per lo spessore non comune dell’operato del cantautore, per il suo legame speciale col territorio toscano cresciuto negli anni e come profondo riconoscimento del suo percorso professionale e umano durante la sua lunga carriera.
MusArt Festival 2024 – Il Concerto di Vecchioni al Parco Mediceo di Pratolino
In questa occasione è stato anche ufficializzato che da quest’anno il MusArt Festival di Firenze cambierà location: da Piazza della SS. Annunziata al Parco Mediceo di Pratolino, sulle colline di Firenze in direzione del Mugello.
L’appuntamento con Roberto Vecchioni sarà per il prossimo 18 Luglio e i biglietti sono già in vendita qui:
MusArt Festival – Roberto Vecchioni – 18 Luglio 2024
Clicca qui per vedere la consegna del Pegaso d’Oro a Roberto Vecchioni a Firenze (o sfoglia la gallery qui sotto)
Daniel D`Amico for SANREMO.FM