voto
6.5
- Band:
THE INFERNAL SEA - Durata: 00:43:05
- Disponibile dal: 26/01/2024
- Etichetta:
- Candlelight
A quattro anni di distanza dall’ultimo full-length “Negotium Crucis”, ritornano a farsi sentire gli albionici The Infernal Sea con il nuovo album intitolato “Hellfenlic”. La formazione di questo quartetto è rimasta identica nell’ultimo decennio, ma non per questo il sound è rimasto immutato.
Dopo il convincente secondo album del 2015, intitolato “The Great Mortality”, abbiamo assistito ad una recrudescenza del sound parecchio interessante con “Negotium Crucis”, uscito nel 2020, dove il black metal della band si era liberato di alcuni aspetti superflui e superficiali per avvicinarsi di più alla sua natura primordiale.
Dopo due release molto diverse tra loro, ma ugualmente interessanti, dunque, arriva il nuovo “Hellfenlic”, che però ribalta un po’ le carte in tavola.
A partire dalla produzione, più pulita rispetto al passato, ma con suoni non perfetti – specialmente quelli delle chitarre, che potevano essere più freddi e taglienti. Diciamo subito che lo screaming di Dean Lettice stavolta non convince, e questa sensazione dura sfortunatamente per tutta la durata della release: il suo cantato infatti pare eccessivamente crudo e sforzato, magari in fase di mixaggio si poteva fare qualcosa in più per rendere migliore la sua prestazione.
Si parte subito con un paio di discreti brani black metal, con riff melodici e ritmi piuttosto veloci. Si sente che la band strumentalmente è molto preparata, ed infatti il songwriting presente su questo album è articolato; risultano in evidenza specialmente la batteria ed il basso, che, per una volta tanto in ambito black metal, si sente distintamente.
Da “Witchfinder” in poi però il gruppo cambia indirizzo, orientando la musica di più su un thrash/black dove la prima componente spesso dominante è la seconda, inoltre emergono atmosfere epiche accompagnate da ritmi più cadenzati per dare potenza e solennità ad iniziare proprio dal brano “Witchfinder”, che si può comunque dire un esperimento riuscito, in cui la band è stata furba ad inserire una parte addirittura heavy metal, adattissima in sede live per coinvolgere il pubblico.
Pian piano le melodie iniziano ad essere inserite con maggior insistenza indipendentemente se i brani siano più orientati al black o al thrash metal, ma non c’è un brano memorabile all’interno di questa release, e forse è questa la grave mancanza dei The Infernal Sea: a questo “Hellfenlic” manca la forza che può avere un album omogeneo e al contempo la sua diversità al proprio interno non fa scaturire nell’ascoltatore quell’emozione di trovarsi davanti a qualcosa di innovativo o coinvolgente. Un piccolo passo indietro rispetto al passato, ed è un peccato perché di certo la tecnica a questo gruppo non manca per riuscire a raggiungere un buon livello.
Daniel D`Amico for SANREMO.FM