Potrebbe aprirsi un nuovo, inaspettato capitolo nella storia di Marvin Gaye, proprio a 40 anni esatti dalla sua morte, avvenuta per mano del padre, a Los Angeles il 1° aprile 1984, durante una lite domestica. La Bbc ha rivelato infatti che una parte considerevole della sua produzione, ancora inedita, potrebbe essere rimasta nascosta per oltre quarant’anni in Belgio, conservata dalla famiglia del musicista Charles Dumolin, con il quale Marvin aveva convissuto durante il suo soggiorno a Ostenda all’inizio degli anni 80. Secondo l’avvocato belga e socio della famiglia Dumolin, Alex Trappeniers, non vi sono dubbi sulla proprietà: prima di tornare negli States, infatti, Marvin lasciò tutto ai Dumolin dicendo: “Fatene ciò che volete”.
Questa musica inedita, secondo Trappeniers, potrebbe contenere brani di qualità paragonabile a un classico come “Sexual Healing”, composto dal soulman in quello stesso periodo. L’avvocato, che racconta di aver ascoltato 30 nastri per un totale di 66 brani, ha fatto sentire ai reporter della Bbc alcune registrazioni, prove in studio nelle quali – raccontano – il Principe della Motown sembrava quasi tornare in vita. Una legge belga prevede che qualsiasi oggetto posseduto per più di 30 anni, anche se rubato, diventa di proprietà di chi lo detiene. Ma non si applica alla proprietà intellettuale. Quindi Alex Trappeniers e soci potrebbero ritrovarsi proprietari dei nastri fisici su cui è stata registrata la musica, senza il diritto di pubblicare le canzoni. E gli eredi statunitensi di Marvin Gaye potrebbero ritrovarsi con il diritto teorico di sfruttare la musica, ma senza alcuna possibilità di accedervi, perché non possiedono i nastri. Secondo Alex la necessità di un qualche tipo di compromesso è ovvia. “Penso che ne trarremo beneficio entrambi, la famiglia di Marvin e gli eredi Dumolin”.
Il cantante di “What’s Going On” si trasferì a Ostenda in un periodo di crisi personale, su suggerimento del produttore Freddy Cousaert. Grazie al suo traferimento in Belgio, Gaye riprese in mano la propria vita e registrò proprio “Sexual Healing”, il brano vincitore di due Grammy, estratto dall’album “Midnight Love” del 1982.
Profonda fede religiosa e raffinatissima sensibilità furono le molle che spinsero Marvin Perez Gay (la “e” fu poi aggiunta per evitare qualsiasi comprensibile equivoco) a dedicarsi alla musica. Nato a Washington D.C., figlio di un pastore apostolico, durante le sue celebrazioni capì cosa veramente significasse “l’essenziale gioia della musica”, come un volta ricordò. Ancora di più di altri giganti del soul, Marvin Gaye è stato forse il più emblematico degli artisti che hanno incarnato l’essenza della soul music. Ovvero l’incontro-scontro tra la pura spiritualità del gospel e la vocazione commerciale dell’industria discografica. Durante la sua vita e la sua carriera, ha sempre cercato la purezza interiore. Di semplici sentimenti prima, come furono le canzoni dei duetti anni Sessanta. Di valori assoluti per l’intera umanità come cantava in “What’s Going On”. Infine in “Let’s Get It On” la purezza del sentimento e il piacere fisico davano vita allo scontro metaforico più sensuale della soul music. Il tutto con una voce che dietro il memorabile falsetto nascondeva il bisogno sofferto di cantare l’amore nei suoi vari aspetti.
Cantautore, produttore discografico e arrangiatore, Gaye è uno dei maestri indiscussi della musica soul e R&B: i suoi brani sono ancora oggi molto amati e ascoltati, tanto che ogni mese generano oltre 20 milioni di streaming.
Antonio Santini for SANREMO.FM