La scuola pop di Scandinavia e dintorni è al centro della nuova puntata di Rock in Onda, il programma condotto da Claudio Fabretti su Radio Città Aperta.
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Nordic pop
Un intreccio storicamente felice, quello tra tra la musica pop e i paesi del Nord Europa. Terre gelide dove però hanno sempre attecchito melodie immortali e, in generale, un’attitudine al refrain appiccicoso, alla canzone trasognata e malinconica. In principio (vedi 70’s) furono gli Abba, amati/odiati portabandiera del pop nordico in tutta la sua magnificenza orchestral-melodica (e nei suoi eccessi kitsch). Un quartetto che è diventato il fenomeno musicale di maggior successo della Scandinavia sviluppando la propria versione di una tradizione pop (svedese in particolare) dalle radici antiche, affondate nel folk locale. Ma gruppi nordici hanno invaso le classifiche anche nei decenni 80 e 90: dal synth-pop dei Secret Service e degli a-ha ai tormentoni romantici di Roxette e Cardigans. Anche la piccola Islanda si è ritagliata uno spazio sempre più rilevante nel panorama pop internazionale, con star mondiali come Björk, Sigur Ròs ed Emiliana Torrini, dietro i quali è sbocciata una variegata scena musicale.
L’attitudine pop ha contaminato anche la rigogliosa scena indie scandinava, qui rappresentata da alcuni tra i suoi protagonisti più amati, come Jens Lekman (come dimenticare la sua irresistibile istantanea di Kortedala, Goteborg?), Susanne Sundfor (qui ripresa nella veste più elettropop delle sue “Ten Love Songs”) e Kings Of Convenience (antesignani del new acoustic movement), ma anche artisti di grande talento come Molly Nilsson, Frida Hyvönen, Jenny Hval, Sondre Lerche e Sarah Assbring alias El Perro del Mar.
C’è poi una ricca variante elettronica, che si estende dai fiordi del Circolo Polare Artico della Tromsø di Röyksopp e Bel Canto alla gelida Stoccolma dei Knife prima e di Fever Ray poi (seconda “incarnazione” di Karin Dreijer), dalla nu-disco in salsa norvegese di Todd Terje e Lindstrøm al fortunato The Magician remix della “I Follow Rivers” di Lykke Li. Lievemente eterodossi, ma fino a un certo punto, gli sconfinamenti in campo folk con le sorelle svedesi First Aid Kit (sempre fedeli alle leggi del refrain malinconico) e nelle tessiture shoegaze ad opera dei Radio Dept., mentre a chiudere la selezione sono le irresistibili Maustetytöt, fenomeno finlandese del momento, rilanciate dal film “Foglie al vento” di Aki Kaurismaki. Ecco un viaggio nel pop nordico in 30 brani.
Antonio Santini for SANREMO.FM