PAGELLE NUOVI SINGOLI dell’8 dicembre a cura del critico musicale di All Music Italia, Fabio Fiume.
Probabile che siamo alle ultime battute per quel che riguarda uscite importanti, almeno prima delle sante feste. Questa settimana fra il dj nostrano di fama europea, il re dei sorcini, il duo ritrovato e l’autore di mezza attuale musica italiana, di novità ce ne sono state un bel po’. Le ho ascoltate come sempre con attenzione per voi ed ecco cosa ne penso.
NOTA
Vi ricordiamo che i voti delle pagelle di Fabio che trovate alla fine delle mini recensioni non mettono in competizione fra loro gli artisti, essi sono infatti assegnati alla canzone in base alla carriera dell’artista che la propone.
Andando avanti nell’articolo si arriva a scoprire la Golden song della settimana. Ricordiamo inoltre che il “senza voto” non è un voto di carattere positivo o negativo ma variabile e spiegato nella recensione stessa.
Clicca in basso su continua per la prima parte delle pagelle nuovi singoli dell’8 dicembre.
PAGELLE NUOVI SINGOLI 8 dicembre 2023
Massimo Ranieri – Sorridi è Natale
Anche Ranieri si fa coinvolgere dai campanacci natalizi, qui messi praticamente sulla base di “You Can’t Hurry Love” delle Supremes. Il pezzo è decisamente allegro, con più accenni ad Astro Del Ciel , che certo è pura magia ma non altrettanto espressione di allegria. E’ chiaro che si tratti di un progetto con data di scadenza incorporata ma che poi, come pandori e panettoni ci invaderà nuovamente fra 365 giorni. O almeno è ciò che chi fa un disco di Natale si augura. Accadrà a Ranieri? In tanti prima di lui ci han provato ma alla fine… sembra sempre che sia un discorso decisamente più americano.
Senza Voto
Francesco Salvi – Comete come te
E torna a cantare anche Francesco Salvi. Ci sono stati tempi in cui il comico era assiduo frequentatore della hit parade grazie a singoli danzerecci filodemenziali che però generavano seguito importante soprattutto fra i ragazzini. Adesso siamo alla canzone di Natale che, credo, all’epoca non avesse mai fatto. Il sound è chiaramente il trionfo di campanacci pervasi da risate e da un testo che in molte parti è raccontato più che cantato. Non manca il suo “e…basta” che ripeteva a iosa nei suoi successi di oltre trent’anni fa. Però come per Ranieri di cui sopra, certe cose come le fanno gli americani…
Senza Voto
Drefgold & Tony Boy – Prova del 9
Mamma mia che angoscia! Ma perché dovrei ascoltare un brano del genere con questo arrangiamento ansiogeno, della durata che il sapore di una chewing gum che praticamente non è interrompere il programma per la pubblicità, ma interrompere la pubblicità per una canzone!
Quattro =
⭐⭐⭐⭐=
Lda – Promesse
Tutto già molto sentito dal punto di vista musicale, per una voce che continua a non avere peculiarità per essere ricordata, infarcita come è di aiutini e che ancora tecnicamente non ha imparato a trattenere i fiatoni fra una frase e l’altra della sua canzone. Al momento sembra ancora tutto così debole, così precostruito. Luca ha da trovare ancora la sua vera dimensione.
Quattro
⭐⭐⭐⭐
Tutta Italiana & Friends, Luca Napolitano, Giovanni Segreti Bruno – E’ Natale
Pezzo chiaramente tronfio di belle frasi e positività nell’aria, come il periodo natalizio del resto sa portare. Il problema è la convivenza dei campanacci natalizi su una canzone dall’appeal estivo, che sembra strappata dal repertorio della Meghan Trainor di turno. Se poi per i tre speaker può andar bene l’aiutino sulla voce devo dire che Napolitano e Segreti Bruno cadono vittime impressionabili ed impressionate della cosa. E la cosa non ci sta. Sarei tentato di non votare, come ho fatto con Ranieri e Salvi proprio perché progetto a se stante. Ma i questo caso, come progetto a se stante, come nuovo canto natalizio, devo dire che è proprio brutto.
Quattro
⭐⭐⭐⭐
Tommaso Cesana – Semaforo rosso
Come motivo potrebbe anche funzionare, anche se più adatta alla bella stagione, scanzonata come è. Tuttavia è molto noioso sia l’arrangiamento, che avrebbe avuto bisogno di un innesto strumentale vero e non solo di ritmiche enfatizzate, così come noiosa è l’interpretazione che, come la ritmica, non ha mai un cambio d’intenzione, un colore diverso da mostrare, E lo sbadiglio distratto è il minimo che possa accadere.
Quattro 1/2
⭐⭐⭐⭐✨
Tommy Dali – Lexotan
In che modo io, tu, lui, lei, loro, dovremmo capire che qui sta cantando Tommy Dali? Per me potrebbe essere Sangiovanni o qualunque altro di questi cantanti pop/trap/rap che si appiattiscono talmente tanto con gli stessi effetti sulla voce e che non hanno una loro originalità ne nella scrittura ne negli arrangiamenti, La differenza la fa solo l’azzeccare il pezzo giusto che non significa che sia bello, s’intenda, ma che abbia per qualche motivo il potere d’interessare le masse. Dali siamo lontanucci.
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐
Clicca in basso su continua per la seconda parte delle pagelle singoli dell’8 dicembre.
PAGELLE NUOVI SINGOLI 8 dicembre 2023
Raia – Solo per te
Brano che cresce tanto, che racconta un amore che sa di protezione reciproca, perché lui è disposto a fare da scudo ma riconosce anche che questo sentimento illumina il suo buio pesto. Attenzione però a non seguire dei binari già precostituiti, perché questo incalzare quasi senza regola, quasi senza porsi limite, senza prendere fiato, per poi riscendere e concludere con pacatezza cantautorale, piano e voce è qualcosa che c’è già e si chiama Ultimo.
Sei=
⭐⭐⭐⭐⭐⭐=
Nobraino – Fermentazione
E’ un po’ un racconto della vita e persino della storia rapportato al bere, a quanto l’uomo per aver fatto alcuni atti, essere passato per alcuni eventi, doveva essere sicuramente ubriaco, sbronzo, ciucco, come lo volete dire. La band romagnola torna sulle scene con un nuovo singolo che è rock carico con sempre quella spruzzata folk al suo interno, tipica delle zone da cui provengono. Il pezzo può sicuramente far saltare durante i live, ma a poco appeal dal punto di vista promozionale. Credo che a loro però interessi poco.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Tommaso Stanzani – M’Ama Non M’Ama
Stanzani racconta qui la fine di un amore, lo strappo fra “un cuore innamorato ed un altro che se n’è andato”. Potrebbe esserci del personale nel pezzo data la sua storia d’amore famosa. A noi di questo frega poco o nulla. C’interessa capire quanto invece questi suoni clubbing, pure pieni di passaggi interessanti e ricchi d’atmosfera, siano propri dell’artista o quanto siano solo il pretesto per esibizioni in playback con balletto annesso. Non c’è nulla di male in questo, s’intenda, solo che se il discorso è verità artistica potrebbe essere anche un attimo preso più sul serio. In attesa di scoprirlo, sufficiente.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Anna Castiglia – Participio Presente
La sensazione è stata subito sentire una nuova canzone di Simona Molinari dopo essersi fatta un trip di suoni dell’America Centrale. Il mood musicale, l’approccio sono quelli ma non la voce, che per quanto sicuramente interessante, almeno qui non apre a tutto quel mondo, quella potenza che Simona mette in campo. Il brano è comunque però decisamente intelligente, con il concetto dell’emergente che, almeno qui in Italia, non si capisce mai quando termina. I suoni sono caldi, pieni di evocazione e, nel mondo mainstream attuale, molto poco usati.
Sei+
⭐⭐⭐⭐⭐⭐+
Articolo 31 & Coma Cose – Una cosa bene
Come spiegare l’amore e tutte le sue evoluzioni, come cambia in base anche all’età? Ci pensano in quattro, i due Articolo ritrovati e i due Coma Cose mai persi, e fanno centro grazie ad un pezzo sempliciotto e breve, facilmente canticchiabile dopo un paio d’ascolti e che ti dona quella voglia di seguire Ax nel suo rap, per capire se ciò che dice lo condividi o meno. Certo, è tutto un po’ disincantato e avrebbe potuto spiegarsi in qualche passaggio lirico in più senza stonare, senza starci male. L’angoscia di stare dentro i tre minuti è ormai una malattia. Più che accettabile comunque.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨
Tropico – Ubriachi di vita
Non so esattamente dire perché, almeno non con precisine, ma questo pezzo me lo immagino tranquillamente cantato da Emma. Credo sia per alcuni modi di chiudere le frasi musicali, pure se non è un fatto di accenti, dato che i due artisti hanno natali diversi. Di sicuro meno immediata delle sue ultime cose, è comunque una ballata ben strutturata, con un inciso corposo e, stranamente per Tropico, impastato con una buona presenza corale. Potrebbe avere anche un ritorno airplay importante.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨
Big Boy – Hit Me
Ormai completamente assorbito da un mondo dance che sembra vestirlo al meglio, il nostro Sergione non fa rimpiangere le voci più impostate e note del mondo della notte. Unico neo, figlio però del tempo, è l’utilizzo davvero inutile di effetti in alcuni passaggi del pezzo. La voce del nostro non ne necessita affatto, nemmeno per concessione alla moda. Il brano ha un bel tiro e migliora ancor di più quando Sergio da prova di grande dimestichezza flow.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Gabry Ponte, Bshp & Joe Cleere – Losing You
Sul sound base di “Every breath you take” dei Police, Ponte riesce a montare un pezzo che suona nuovo anche proprio per se stesso. E’ infatti cosa strana che il nostro dj e producer non condisca con dei suoni chiassosi e tronfi tipici delle sue produzioni sin dagli anni degli Eiffel 65. Qui tutto invece è tenuto in maniera più sommessa ma non certo meno efficace. In pista ci vai lo stesso se parte un pezzo del genere, solo che te la godi di più, puoi anche interagire con gli altri e non solo scuotere la testa senza senso che manco Linda Blair nell’Esorcista!
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Gero Riggio – Pochi grammi di lucidità
Pezzo quantomeno attuale che racconta della paura che spesso alcune donne vivono fra le mura di casa e la visione di un bimbo che ancora deve nascere, peso di una scelta che lui non può fare, il venire al mondo dove non c’è più amore, dove forse si resterà in silenzio, si continuerà a sopportare solo proprio perché c’è lui, c’è un fiore che sta per germogliare. Tante vite, tante storie, spesso destini simili. La questione è molto ben posta, senza cadere in soluzioni cupe, riuscendo così semmai ad arrivare a tanti. Intelligente l’innesto della voce del bambino; ci sta, è coerente.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Daniele Vit – Non dimenticar
Voce come sempre eccezionale e adattissima a questo tipo di sound per cui Vit sembra oggettivamente nato. L’arrangiamento richiama un mondo mowtown che abbiamo conosciuto benissimo anche noi in Italia, pur se mai quanto oltreoceano. E non solo. Qui c’è anche qualche (involontario ?) richiamo natalizio nell’arrangiamento e tanto, tanto effetto Ballando Con Le Stelle, tanto che stai li e ti aspetti da un momento all’altro la Carlucci che interrompe dicendo:”su le palette”. La alzo anche io la paletta, sia perché Daniele è proprio bravo, sia perché gli arrangiamenti proposti in quella trasmissione dalla Paolo Belli Big Band sono spesso qualcosa d’eccezionale.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Renato Zero – La ferita
Torna alla ballata carica d’emozioni Renato, più cantore di sentimento puro e vero che santone pregno di consigli per i suoi sorcini, ma spesso al limite dell’Amen alla fine delle sue canzoni. Qui c’è bella melodia (ma quella è raro non ci sia stata nei suoi brani) , ma anche una forma canzone fatta di crescenti importanti dove l’artista ricorda quanto sia ancora giovane e pulsante la sua voce, quante cose abbia da raccontare ancora la sua vita, quanto ancora sia in grado di mettere a parcheggio la quasi totalità dei giovani artisti che non sanno essere così visceralmente interpreti di ciò che cantano.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Appuntamento a settimana prossima con le nuove pagelle nuovi singolo.
L’articolo Pagelle singoli dell’8 dicembre: Tra un Renato Zero e un Grabry Ponte ottimi, diversi “canti di natale” evitabili proviene da All Music Italia.
Daniel D`Amico for SANREMO.FM