La musica degli oodal nasce dal movimento coordinato di particelle distinte e oscilla tra il nero ed il blu desaturato. “Due punti” è il loro album d’esordio.
Polvere è uno dei primi brani che abbiamo scritto. La sua nascita è stata molto spontanea perché ciò che racconta è un amore perduto e questo viene voglia di raccontarlo sempre, di getto. Quando ci abbiamo guardato un po’ meglio dentro, però, ci siamo accorti che la canzone parla anche di quelle parti di noi che non vogliamo vedere ma che alla fine non si possono più evitare. E’ il racconto di qualcuno che ha capito, che rivede le cose passate con occhi diversi e ha un po’ di pena e tenerezza per quella vecchia versione di sé, che sente come appartenente a qualcun altro. Quando si rompe la superfice si mostra ciò che sta sotto alle crepe e quel che appare non è sempre bello, anche se forse è giusto conoscerlo.
Siamo alla terza tappa di un racconto, dopo Vicino (il primo singolo) che rappresentava la caduta e a seguire Noia (secondo estratto) che fotografava il momento in cui si tocca il fondo, con Polvere si va avanti e si arriva a trovare nuove strade, dopo che tutto si è rotto, uscendo finalmente dal ‘loop’ in cui si era finiti.
Questo è un pezzo che ha cambiato pelle più volte, col quale abbiamo giocato sperimentando approcci e arrangiamenti diversi. La sua forma definitiva (se mai ne avrà una) suona in modo disteso con lunghe atmosfere oniriche, ritmiche scomposte, per poi rapidamente riprendere forma ed energia e poi tornare ancora infine a destrutturarsi, come un’immagine che si disgrega in pixel.
Il videoclip è stato diretto da Beatrice Mammi, autrice anche dei primi due singoli estratti dall’album e come gli altri è girato in un’unica location. Questa volta le immagini si propongono come un portale che ci catapulta in un momento sospeso, lontano ma non troppo, a nostra discrezione o nel passato o nel futuro. È un video che parla di attesa e di aspettative, di momenti spesso non descritti, di flussi di pensieri, di vita che mentre si srotola piano nella nostra mente, accade fuori. La protagonista è Daniela Sinatti, mamma di Gaia.
OODAL
Il nostro gruppo è nato dall’incontro tra Antonio e Gaia e un chiaro patto musicale: unire elettronica e sonorità alt e post rock, completando il tutto con una nota cantautoriale nei testi e l’apertura a quante più contaminazioni possibili. Dopo un primo periodo di scrittura, durante il quale si è unito al progetto Edoardo, con le sue drum-machine e sintetizzatori, a febbraio del 2019 sono iniziati i primi live. Pochi mesi ancora e il gruppo si completava con l’arrivo di Fabio. Il risultato di questa unione è stata una sintesi di atmosfere elettroniche e indie, dalle venature dream-pop, con influenze che vanno dai Verdena a La Rappresentante Di Lista, da Slowdive a Iosonouncane e The xx. L’incontro col produttore musicale Andrea Ciacchini ha fornito ulteriore linfa ad un percorso già in atto, fino ad arrivare al racconto racchiuso nel disco d’esordio (Due punti) che dopo la pandemia è stato registrato al Sam Studio di Lari.
Prossimo Live
Sabato 17 febbraio @ ExFila – FIRENZE
Info > facebook.com/events/1133326357828359
Gli oodal sono:
Gaia Burgalassi – voce
Edoardo Martini – sezione ritmica elettronica
Fabio Sarti – synth & bassi
Antonio Bacchi – chitarre
Daniel D`Amico for SANREMO.FM