Progetto dal carattere sperimentale/esplorativo, quello degli Off World è un mondo parallelo al percorso avant-pop del musicista Sandro Perri, un canovaccio sonoro dove improvvisazione, musica elettronica e contaminazione si dilatano e si combinano, attraverso archetipi creativi al confine del surreale.
Con “3” si conclude l’annunciata trilogia inaugurata nel 2016, rinvigorendo l’imprevedibilità e il limitato rigore stilistico della cangiante formazione canadese. Una scelta che conferma altresì la non del tutto consueta indole sperimentale, dove la fluidità tipica da jam session si sposa con la disciplina della musica elettronica. Registrati nell’arco di anni, quindi assemblati concettualmente nei tre capitoli discografici, i brani vedono avvicendarsi vari musicisti. Confermata la presenza di Drew Brown e Susumu Mukai (Vanishing Twin), Sandro Perri si avvale anche dell’aiuto del chitarrista Martin Arnold e della trombettista Nicole Rampersaud.
Insolitamente composto da tre lunghe tracce centrali, un breve interludio e un’introduzione – il delicato intreccio minimal tra violino e piano di “Orientation” – il nuovo album degli Off World stravolge immediatamente il piano di lavoro con una lunga rumba-jazz in chiave dub (“Impulse Controller”), dove predomina il ruolo della tromba come elemento catalizzatore di interessanti e cicliche pulsioni elettroniche, dalle tonalità mutevoli e sfuggenti, non prive di richiami etno-world: citare in questo caso il Miles Davis post-“Decoy” viene spontaneo.
A Martin Arnold e al viscerale tocco di chitarra elettrica è affidato invece il dominio emotivo della struttura più solenne e armonicamente ambigua del disco (“Ludic Loop ”), un crescendo quasi impercettibile che sembra non trovare mai una potenziale via d’uscita, un brano che non rinuncia alla propria natura di landscape sonoro ma che nello stesso tempo si abbandona a dense trasfigurazioni psichedeliche.
Il suono greve dei synth è invece protagonista della traccia più affine al passato degli Off World: i quasi nove minuti di “Empasse” sono un vortice emotivo che gira intorno a poche note di basso, violino e strumenti elettronici.
Al pari di un buon racconto di fantascienza, la musica di “3” offre immagini potenti, ma anche spunti di riflessione per interrogativi spesso privi di una risposta, restituendo all’immaginazione la vera chiave di lettura di un album surreale e intelligentemente esplorativo.
29/11/2023
Antonio Santini for SANREMO.FM