A 19 anni dall’ultimo album in studio (“Infinite possibilità”, 2005), i La Crus annunciano il nuovo album dal titolo “Proteggimi da ciò che voglio”. Il disco uscirà il 22 marzo in versione vinile edizione limitata a 500 copie, accompagnato da un 45 giri che conterrà i brani già ascoltati “Come ogni volta” (con i feat. Colapesce Dimartino), rivisitazione del pezzo già contenuto nel disco “Dentro me” (1997) e la nuova versione di “Io confesso” con Carmen Consoli (guarda il video qui sotto), canzone presentata dagli stessi La Crus nel 2011 a Sanremo. Nella tracklist appare anche “La rivoluzione”, traccia arricchita dai featuring di Vasco Brondi e del filosofo e sociologo sloveno Slavoj iek.
“Nel disco ricorrono alcune tematiche come quella del tempo, del lavoro, dell’angoscia e dello smarrimento sempre più diffusi, di una libertà illusoria che ci spinge a desiderare cose da cui invece dovremmo proteggerci – scrive la band sul suo profilo Instagram – La sfida è quella di far convivere nelle canzoni due elementi contrastanti: uno sguardo politico e uno poetico, tanto che fra di noi le abbiamo definite con un po’ d’ironia ‘Canzoni polietiche’. Politiche, poetiche e soprattutto etiche. Sperando che chi ci ha seguiti fin dai primi lavori, e in questi lunghi anni di assenza ci ha continuato ad ascoltare, insieme ad un nuovo e ipotetico pubblico, possa condividere questa visione, questa crescita e consapevolezza, che possa apprezzare e continuare ad emozionarsi, perché queste nuove canzoni sono il frutto di lunghe riflessioni e di un sincero amore per la musica. Non sappiamo fare altrimenti. Entrate a guardarvi dentro, e intorno, insieme a noi”.
I La Crus torneranno inoltre dal vivo con una data prevista il 16 marzo al Teatro Sperimentale di Pesaro. In questo occasione sarà possibile acquistare in anteprima il nuovo disco. Seguirà un vero e proprio tour.
Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Malfatti e Alessandro Cremonesi avevano salutato tutti nel 2008, al Teatro degli Arcimboldi di Milano, al termine di uno spettacolo intitolato “A Milano non fa freddo”: l’ultimo concerto insieme, dopo quindici anni di musica condivisa. Ora, a quindici anni di distanza da quella sera, i La Crus hanno deciso di tornare, per riprendere il viaggio di uno dei progetti più amati e influenti della stagione d’oro indie italiana degli anni 90, insieme a gruppi come Marlene Kuntz, Afterhours, Timoria, CSI, Ustmamò, Prozac+, Elettrojoyce, Bluvertigo, Subsonica, Almamegretta e tanti altri.Ma non è una reunion nostalgica: “La storia dei La Crus è così bella e importante per finire in un progetto che non abbia un fondamento – ha detto ancora la voce del gruppo – e proprio per questo l’idea era di ricominciare ma solo se le nuove canzoni a cui stiamo lavorando potevano dare un senso al nostro ritorno. Così è stato e ne siamo felici. Sarà uno dei nostri album più belli”.
Un gustoso anticipo di questo ritorno, però, era già stata consumato nel 2019 in una “non reunion” sul palco del Teatro Elfo Puccini di Milano, che avevamo raccontato in questa recensione.
Frutto tra i più originali della fertile scena alternativa italiana dei 90’s, i La Crus sono stati unici nel rimaneggiare con classe la musica d’autore, aggiornando e attualizzando i grandi chansonnier con il contributo decisivo di quella benedetta new wave da cui tutto ha preso piede. Come Tenco e Brel che incontrano i Portishead, o Bruno Martino che flirta coi Cccp. Testi autorali, suoni in stile noise e dilatate atmosfere elettroniche con le orchestrazioni e la tromba di Paolo Milanesi, e il prezioso contributo ai testi dell’uomo-ombra Alessandro Cremonesi.
Antonio Santini for SANREMO.FM