Cutouts
The Smile
4 ottobre
Una sorta di appendice di Wall of Eyes, pubblicato a inizio anno, dieci tracce (di cui quattro già uscite) registrate da a Sam Petts-Davies durante le stesse session a Oxford e agli Abbey Road di Londra. Tanta musica? Troppa? «Sottoponiamo con affetto il nostro ultimo disco di 45 minuti (?) affinché possa essere inghiottito dal flusso che scorre, giù nel grande fiume in costante crescita e verso il mare», scrivono Thom Yorke, Jonny Greenwood e Tom Skinner su Instagram.
Moon Music
Coldplay
4 ottobre
Una sorta di sequel di Music of the Spheres, un mix di ballate alla Coldplay, pop d’ogni tipo, feat (da Tini a Little Simz) e testi “cosmici” in cui Chris Martin va alla ricerca di sé. Confusionario? Pretenzioso? Troppo facile? A questo link la recensione.
Meanwhile
Eric Clapton
4 ottobre
Dopo le polemiche, la musica. Meanwhile contiene otto pezzi già pubblicati da Clapton come singoli e sei inediti. Ci sono tra gli altri Jeff Beck e Van Morrison. Il pezzo scelto per il lancio è One Woman.
The Hard Quartet
The Hard Quartet
4 ottobre
Chiamatelo supergruppo superindie, se vi va. Loro sono Stephen Malkmus, Matt Sweeney, Emmett Kelly e Jim White, una band senza leader che fa quello che negli anni ’90 avremmo chiamato guitar rock alternativo. Bella l’idea del video di Rio’s Song, remake di quello di Waiting on a Friend dei Rolling Stones.
No Title as of 13 February 2024 28,340 Dead
Godspeed You! Black Emperor
4 ottobre
«Ogni giorno un nuovo crimine di guerra, ogni giorno un fiore che sboccia. Ci siamo ritrovati e l’abbiamo scritto in una stanza e poi ci siamo spostati in un’altra stanza e l’abbiamo registrato», scrivono laconicamente i Godspeed You! Black Emperor nella breve presentazione del loro album. Al posto del titolo, il conto dei morti il 13 febbraio scorso a Gaza. «Questo nuovo secolo sarà ancora più crudele. La guerra sta arrivando. Non mollate. Scegliete da che parte stare. Resistete. Con amore».
Joker: Folie à Deux (Music for the Motion Picture)
AA.VV
4 ottobre
Non è l’album Harlequin di Lady Gaga ispirato al film e al personaggio che interpreta. E non è la musica di commento firmata da Hildur Guðnadóttir. Sono le canzoni che si sentono nel film, quindi solo in parte (e in versione diversa) coincidenti con quelle dell’album di Gaga. Tra i pezzi anche la cover di To Love Somebody al centro dello show di Joker & Harley nel film e True Love Will Find You in The End di Daniel Johnston. Chi canta cosa? Sono le versioni di Phoenix e Gaga che si sentono nel film o gli originali? Al momento di chiudere questo articolo non è chiaro.
Leon
Leon Bridges
4 ottobre
«Ho iniziato a scrivere queste canzoni ai tempi di Gold-Diggers Sound. Non si adattavano allo spirito di quel disco, ma non sono riuscito a liberarmene, fanno parte di me. Anche perché, a dirla tutta, credo che questo sia uno dei miei dischi migliori. Per certi versi, Leon è nato quand’ero bambino. Parla di giorni più semplici di questi, del periodo passato nella mia amata Fort Worth, delle esperienze che mi hanno reso l’uomo che sono oggi. È musica soul nel vero senso della parola: dentro c’è la mia anima». E atmosfere rilassate a giudicare da That’s What I Love, Laredo, Peaceful Place.
For Cryin’ Out Loud!
Finneas
4 ottobre
Autoprodotto, il secondo album di Finneas nasce da una serie di session con altri musicisti, una novità rispetto al primo album del musicista, co-produttore e co-autore (e fratello, ça va sans dire) di Billie Eilish.
Archives Vol. 4: The Asylum Years (1976-1980)
Joni Mitchell
4 ottobre
Continua il lavoro di recupero negli archivi di Joni Mitchell. Nel nuovo box set (6 CD per un centinaio di pezzi) ci sono versioni alternative e take inedite registrate in studio del periodo di Hejira, Don Juan’s Reckless Daughter e Mingus, tracce dal periodo on the road con Bob Dylan nella Rolling Thunder Revue, pezzi dal tour del 1979.
Yessonata
Rick Wakeman
4 ottobre
Un pezzo per pianoforte solo ispirato al medley degli Yes che Wakeman suonava in concerto (si intitolava The Yes Suite e la si sente nel Live at the London Palladium 2023) e la King Arthur Piano Suite, adattamento per piano dei temi musicali dell’album del 1974 The Myths and Legends of King Arthur and the Knights of the Round Table.
Maggot Mass
Pharmakon
4 ottobre
Elettronica, noise, industrial, un canto che sembra venire dalle viscere della Terra. E come sempre poche regole. È il quinto album di Margaret Chardiet e nasce, si legge in una presentazione, «dal profondo disgusto per il rapporto disfunzionale che l’uomo ha con l’ambiente e con le altre forme di vita. Esplora la solitudine che deriva da questo legame spezzato e sfida a riconoscere la nostra responsabilità sia personale che sistemica».
Nati infiniti
Alessandro Cortini
4 ottobre
Una suite di 40 minuti divisa in cinque movimenti ispirata sull’audioinstallazione alla Fábrica da Moagem del Museu de Lisboa commissionata dal Sónar Lisboa 2022.
Statuto Football Club
Statuto
4 ottobre
Lo avevamo anticipato in questa sorta di partitella fra band: gli Statuto hanno inciso una raccolta di cover a tema calcistico, da sigle come Tutto il calcio minuto per minuto, 90° Minuto e La domenica sportiva a canzoni come La leva calcistica della classe ’68 di Francesco De Gregori, Una vita da mediano di Ligabue, La partita di pallone di Rita Pavone.
Containers
The Night Skinny
11 ottobre
Non si sa ancora granché del nuovo album di Night Skinny se non che sarà la “solita” carrellata di protagonisti del rap italiano e non solo. Tra i nomi presenti: Lazza, Tedua, Geolier, Fabri Fibra, Rkomi, Emis Killa, Noyz Narcos, Madame, Ernia, Luchè, Jake La Furia, Nerissima Serpe, Tony Effe, Capo Plaza, Guè, Simba La Rue, Artie 5ive, Kid Yugi e altri.
Passo_01
Fabio Ilacqua
11 ottobre
Un’opera prima singolare, in molti sensi. Perché lui è l’autore e arrangiatore che ha lavorato tra gli altri con Guccini, Vanoni, Gabbani, Mengoni, Berté, Mina, Celentano. E perché è un disco cantautorale d’altri tempi. È uscita L’uomo bidimensionale e rende l’idea.
Buonanotte Berlinguer
Cigno
11 ottobre
Non si sa granché del terzo album di Diego Cignitti, in arte Cigni, anche se dal titolo del lavoro e di alcune canzoni (L’alluvione del padrone, Cando del Primo Maggio, Cimitero partigiano, Leningrado) e dall’estratto Il tuo schiavo sta arrivando vien da pensare che sia un altro disco di lotta di classe elettrificata.
Dance of Love
Tucker Zimmerman
11 ottobre
«È stato un onore fare un disco con uno dei più grandi cantautori di tutti i tempi, crediamo in questa musica con tutto il cuore e speriamo che vi porti gioia», hanno detto i Big Thief parlando dell’undicesimo album, da loro prodotto, di questo cantautore americano che forse, alla bella età di 83 anni, si farà conoscere a un pubblico un po’ più ampio.
Supercharged
The Offspring
11 ottobre
«Volevamo fare un disco pieno d’energia dall’inizio alla fine, ccco perché l’abbiamo chiamato Supercharged», ha detto Dexter Holland. Uno dei primi singoli è Make It All Right che «parla di chi ci fa sentire forti quando siamo giù, i nostri partner in crime che ci fanno sentire bene». Sono uscite anche Light It Up e Come to Brazil.
Brat and It’s Completely Different But Also Still Brat
Charli XCX
11 ottobre
Remix e feat che allungano la vita a Brat, da Troye Sivain a Lorde (si è molto parlato del recente duetto al Madison Square Garden), da Billie Eilish a Bon Iver, quest’ultimo annunciato (come del resto la presenza di Tinashe) da alcuni cartelloni pubblicitari comparso negli Stati Uniti.
No Obligation
The Linda Lindas
11 ottobre
Al secondo album, fanno un mix colorato di punk-pop, garage e power pop. Sono reduci da un tour estivo con Green Day e Smashing Pumpkins, hanno già pubblicato qualche pezzo, dalla più melodica All in My Head a No Obligation. A questo link la loro storia.
Tension II
Kylie Minogue
18 ottobre
Anticipato dal singolo Lights, Camera, Action, e ancor prima da varie collaborazioni con Blessed Madonna, Bebe Rexha, Tove Lo, Orville Peck, Diplo e Sia è la seconda parte del disco uscito l’anno scorso. La popstar raccontava la sua renaissance in questa intervista.
Dreamstate
Kelly Lee Owens
18 ottobre
«Una sensazione di libertà e di evasione, il suono di una persona che toglie ogni freno e incoraggia gli altri a fare altrettanto». Viene descritto così Dreamstate a cui hanno partecipato con produttori o autori Bicep e Tom Rowlands dei Chemical Brothers. Il sogno (e la realizzazione) di qualcosa di diverso come riscatto per chi viene dal basso, con la giusta colonna sonora pop-techno. Se non conoscete Kelly Lee Owens, provate a iniziare da Inner Song.
Make It Fit
Karate
18 ottobre
È il primo album in vent’anni della band di Geoff Farina, Eamon Vitt e Gavin McCarthy, un tempo campioni underground del post rock/emo dai tocchi jazzati. È proprio l’era delle reunion.
Heavy Lifting
MC5
18 ottobre
È l’ultimo album di Wayne Kramer, registrato prima della morte, qui affiancato dal produttore Bob Ezrin (Lou Reed, Alice Cooper, Pink Floyd tra i tanti). Oltre al batterista Dennis Thompson ci sono ospiti e amici come Tom Morello, Slash, William DuVall degli Alice in Chains, Vernon Reid dei Living Colour. «È un disco sintonizzato col tempo in cui viviamo e le sfide che dobbiamo affrontare, e con un messaggio positivo», diceva Kramer l’anno scorso.
I Want Blood
Jerry Cantrell
18 ottobre
Nove pezzi dal chitarrista degli Alice in Chains, il cui stile è a dir poco riconoscibile nel brano che apre l’album, Vilified. Tra i musicisti coinvolti, Duff McKagan dei Guns N’ Roses, Robert Trujillo dei Metallica, Mike Bordin dei Faith No More. «Quest’album è roba seria, it’s a motherfucker», dice Cantrell. «È duro, non c’è dubbio, ed è completamente diverso da Brighten» del 2021.
Cunningham Bird
Madison Cunningham & Andrew Bird
18 ottobre
Lei è una cantatrice americana di culto, lui un violinista e cantante sui generis. Si sono messi in testa di rifare canzone per canzone l’album del 1973 Buckingham Nicks che Lindsey Buckingham e Stevie Nicks pubblicarono prima di entrare nei Fleetwood Mac. La loro versione di Crying in the Night è una chicchina.
Unt
Pinhead Gunpowder
18 ottobre
È il primo lavoro dei quartetto formato da Billie Joe Armstrong dei Green Day col chitarrista Jason White, il bassista Bill Schneider e il batterista Aaron Cometbus dal lontano 2008. Si sono rimessi assieme nel maggio 2023, ma hanno tenuta segreta la reunion fino all’annuncio arrivato a inizio settembre. Qui c’è la title track.
Third
The Winstons
18 ottobre
Third, come il terzo dei Soft Machine. «È il disco del ritorno di molte cose, di restituzione e gioia allo stato puro», dicono i tre, ovvero Roberto Dell’Era (Rob Winston), Lino Gitto (Linnon Winston) ed Enrico Gabrielli (Enro Winston). Parte del disco è stata registrata presso lo storico studio di Mike Oldfield nel Buckinghamshire col figlio Luke. L’album, dice il trio, avrà come filo conduttore quello che chiamano «il linguaggio del rock’n’roll patafisico. O quello in cui l’ascoltare vorrà identificarsi a piacimento, sarà una sorpresa soprattutto per noi, very exciting!».
Diverse
Ornella Vanoni
18 ottobre
L’album dei 90 anni di Ornella Vanoni è una raccolta di rivisitazioni di due canzoni, da Musica musica a Vai Valentina rifatte con alcuni producer italiani. Un esempio: Perduto.
Balla coi lupi nella stalla
Pop X
18 ottobre
«Un disco che si addentra nelle radici del progetto per rivitalizzarlo con una nuova aura fluorescente». Così viene presentato il nuovo album del progetto Pop X, che nel 2025 compie (non sembra vero) vent’anni. «Un’avventura attraverso paesaggi di campagna, gatti, muli, treni, ruscelli, tra antichità e passato più recente. Davide e Walter tornano in gioco alla ricerca di una giovinezza perduta». In tour nei club da novembre.
Calmocobra
Tananai
18 ottobre
Scritto da Tananai, prodotto da lui con Davide Simonetta, Michelangelo e Okgiorgio, e la direzione artistica di Stefano Clessi, contiene Ragni, Veleno e Storie brevi (con Annalisa). «Io voglio restare calmo, perché tutto quello che mi circonda, le persone, le cose, gli alberi, gli animali, un fuoco che divampa io li voglio vedere per quello che sono, voglio distinguerne i contorni, li voglio guardare negli occhi. Calmo. Cobra».
Giorni felici
La Rappresentante di Lista
25 ottobre
Sarà un po’ più pop-rock con tocchi anni ’90 il nuovo album della Rappresentante di Lista come fanno pensare i singoli Paradiso e La città addosso? «Giorni felici, perché ammettere il contrario sarebbe un problema, o peggio, un atto di rivoluzione», dicono i due a proposito del titolo del disco. A novembre e dicembre in tour nei club.
Sciusten Feste N.1965
Vinicio Capossela
25 ottobre
Non un disco natalizio, ma un disco per le feste con standard, inediti, riscritture. «Sono canzoni che danno spazio all’anima della festa, ai trambusti, agli abbracci, alle lacrime, alle redenzioni, alle rivoluzioni, alle ribellioni, ai trabocchi e agli sgambetti della stagione in cui si sospende il tempo dell’utile. Il tempo del lutto, il tempo della morte e della rabbia, per recuperare sotto la tenda di Achille, mentre fuori infuria la battaglia, quel senso di comunità, di gioco e di festa, che è una delle più feconde espressioni dell’umano».
Hotel Esistenza
Fast Animals and Slow Kids
25 ottobre
Per ora del settimo album in studio della band si è sentita Festa, che dà anche il nome al tour che faranno a dicembre. «Le cose che non ti va di fare superano di gran lunga le libertà che sognavi di concederti da ragazzino. Così, come se nulla fosse, ci ritroviamo ancora una volta stanchi alla stessa identica festa, bloccati in conversazioni noiose, indecisi se portarle avanti per inerzia o se cercare le forze per ballare, nel vano tentativo di assomigliare a una versione di te stesso più piacevole e cordiale».
Il canto dell’asino
Generic Animal
25 ottobre
Non si sa granché del nuovo disco di Luca Galizia, se non che è prodotto con Giacomo Mazzucato e che conterrà i singoli Bobby Ballad, Tokyo20/Spirito, Eric che fai?, il più recente. A questo link la nostra ultima intervista.
Songs for a Nervous Planet
Tears for Fears
25 ottobre
È il primo album dal vivo ufficiale del gruppo. Curt Smith: «Molte persone non sanno che dal vivo siamo una buona band. Vedono un duo e pensano che sul palco ci saranno solo due persone con un paio di tastiere e un mucchio di materiali preregistrati come accompagnamento». Roland Orzabal: «Non abbiamo mai pubblicato un album dal vivo ufficiale, quindi si potrebbe dire che questo è un album in lavorazione da quarant’anni». Ci sono anche dei pezzi nuovi tra cui Astronaut, che ha ispirato la copertina controversa per via dell’uso dell’intelligenza artificiale.
Patterns in Repeat
Laura Marling
25 ottobre
Laura Marling, una delle cantautrici inglesi più apprezzate dalla critica, l’ha scritto, registrato e prodotto nel suo studio casalingo a Londra. È stato composto dopo la nascita della figlia nel 2023. Un assaggino: Child of Mine.
Cartoon Darkness
Amyl and The Sniffers
25 ottobre
«Parla della crisi climatica, della guerra, dell’intelligenza artificiale, di politica e del fatto che la gente pensa di essere d’aiuto avendo una voce online, quando invece non facciamo altro che alimentare la bestia delle Big Tech, il nostro dio moderno. Sembriamo adulti, ma siamo bambini chiusi in un guscio. Stiamo tutti assorbendo passivamente distrazioni che non provocano nemmeno piacere, sensazione o gioia, ma solo intorpidimento». Sembra pretenzioso? La musica non lo è: Amyl and The Sniffers sono uno dei gruppi rock’n’roll più eccitanti in circolazione. Si capisce dalla copertina del disco?
Antonio Santini for SANREMO.FM