Articolo di Philip Grasselli
Giuro che non so da dove cominciare. Claudio Baglioni, settantatreenne a maggio, può e potrà ancora dettare legge a tutta l’attuale musica italiana: posso dire, senza scrupolo alcuno, di aver assistito al concerto più tecnicamente complesso e bello della mia vita.
D’altro canto, chi poteva essere l’unico artista che poteva fare competizione alla prima serata del Festival di Sanremo? Sì, proprio lui, che ne ha condotti ben due prima del lustro firmato Amadeus: ho ancora vividi i ricordi dei vari medley del cantautore di Centocelle, tra un artista e un altro, che dimostrano una duttilità tanto rara nell’ambito artistico. Ecco, prendete quei medley e moltiplicateli in modo tale da creare un concerto lungo tre ore e un quarto.
La quinta e ultima data dell’aTUTTOCUORE Tour di Baglioni al Mediolanum Forum di Assago è stata la ciliegina sulla torta di una carriera iniziata poco più di cinquantacinque (!) anni fa: circa un paio di settimane fa lo stesso artista ha dichiarato che si concederà i successivi mille giorni per il giro d’onore, come fanno gli sportivi.
Tre ore e un quarto di concerto da gustare
Ma veniamo al vero e proprio concerto, perché per un live così lungo e farcito di canzoni (38 tra medley e brani interi), non bastano tutte queste parole per essere esaustivi.
Il palco
Il palco è gigante e molto alto, quasi sanremese, dato che è ricco in scalinate e con ben quattro postazioni per i sedici (!) musicisti, nei quattro angoli: archi, legni, ottoni, tastiere e synth, chitarre, bassi, batteria e percussioni, c’è posto per tutti!
Tre maxi-ledwall sono fondamentali per i bellissimi visual che creano un contorno pazzesco, un naturale prolungamento di un palco che sarebbe potuto essere il più grande del mondo.
La complessità di quest’assetto è anche comprensibile dalla postazione del front of house, distribuita su tre livelli diversi in altezza, tra reparto audio, luci e visual: c’è solo da riconoscere anche la grande abilità del personale per rendere lo show privo di minime sbavature, diretto da Giuliano Peparini.
La musica
Claudio Baglioni accompagna il Forum con le sue mani e la sua voce all’interno del suo repertorio che sarebbe lapalissiano elencare: tutte hit, dal suo primo album che lo ha reso davvero noto nel 1972, “Questo piccolo grande amore“, fino al suo ultimo singolo uscito proprio nel 2023, “A tutto cuore“. Il clima sembra proprio quello di chi imbraccia la chitarra e, tutti insieme intorno al fuoco, si canta l’antologia delle più belle canzoni italiane: fa strano vedere le sedie nel parterre, ma i motivi sono comprensibili, considerato che sono presenti anche centinaia di fan della prima ora.
Ma se avessimo un po’ di carburante, potremmo usarlo per il futuro, per sapere chi saremo?
Claudio Baglioni prima di “Domani mai”
Domande sul passato, sul presente e sul futuro, un po’ come le generazioni che riempiono il Mediolanum Forum: è stupefacente notare quanto davvero poco abbia parlato Baglioni tra una canzone e un’altra, considerato anche che non parla mai su bianco, ma ci sono sempre almeno uno o più strumenti che suonano. Così come anche il quantitativo di persone sul palco: se non ci sono le cinque coriste, c’è, parzialmente o totalmente, un’armata di ottanta talentuosissimi ballerini e figuranti dell’Accademia Internazionale del Musical.
Cari ragazzi e ragazze, la ricreazione è finita!
Claudio Baglioni, prima di “E adesso la pubblicità”
Uno dei tanti esempi è la rapidità nel ricreare l’ambiente scolastico tra “Niente più” e “E adesso la pubblicità”, con tutti i figuranti che ballano e danzano tra i banchi uno dei brani chiave di “La vita è adesso”, l’album più venduto di tutti i tempi in Italia, uscito l’8 giugno 1985.
Ma che giorno è tutti i giorni
Ed una sera ogni sera
E questa sera come le altre
Che si siede accanto
E non c’è niente che ritorni
Né allegria e nessun cerino
Per dare fuoco a tutto quantoClaudio Baglioni – E adesso la pubblicità (1985)
Nell’antologia è presente ovviamente anche il già citato suo ultimo singolo, “A tutto cuore”, introdotto da un brevissimo discorso che va ad appiattire le differenze tra palco e platea.
La cosa importante è far suonare lo strumento più importante che ci sia e che ognuno ha: il cuore. Se smette di battere, allora sarà finito il momento di fantasticare.
Claudio Baglioni
I strepitosi medley e il mix di emozioni
I medley sono delle vere chicche, dei meravigliosi viaggi nel tempo, amalgamati in maniera sublime, con Baglioni che indossa giacche diverse a seconda dell’epoca e che salta da una parte all’altra del palco come se avesse vent’anni: “Amori in corso” e “Un nuovo giorno o un giorno nuovo” entrambi del 1985, dopodiché “Con voi” tratto dall’omonimo album del 2013. Questo medley, in particolare, è stato una specie di conto alla rovescia per la canzone del secolo (come il premio ricevuto a Sanremo 1985): “Questo piccolo grande amore”.
E lei
Lei mi guardava con sospetto
Poi mi sorrideva e mi teneva stretto stretto
Ed io
Io non ci ho mai capito niente
Visto che oramai non me lo levo dalla mente
Che lei, lei era
Un piccolo grande amore
Solo un piccolo grande amore
Niente più di questo, niente piùClaudio Baglioni – Questo piccolo grande amore (1972)
Pianoforte in cima alla scala, voce graffiante, luci solo per lui, vista mozzafiato, ma soprattutto il pubblico che canta l’intera canzone più di qualunque inno. Ho avuto per tutto il tempo gli occhi gonfi dall’emozione, non c’è altro modo di definire un momento così magico. Che si ripeterà con “Porta Portese”, “Mille giorni di te e di me”, “Strada facendo” e “La vita è adesso”.
Un finale da brividi
La parte finale è volata come un soffio sulla fiamma di una candela: pubblico, ballerini, coro, musicisti, tecnici, insomma tutti sullo stesso piano a cantare. Anche se non si sa tutto il testo, almeno il ritornello. Anche se non si è intonati, chissenefrega.
Sessant’anni fa calcavo un palco per un concorso un po’ scrauso, non mi sarei mai, mai, mai immaginato che finisse in questo modo.
Claudio Baglioni emozionato prima di cantare “Via”
Gli ultimi tre brani (“E tu”, “Strada facendo” e “La vita è adesso”) davvero sono attimi che chiunque avrebbe voluto durino per sempre, un lunghissimo congedo tra assoli, acrobazie e cori indescrivibili, con la musica eternamente scolpita nella storia: coppie mano nella mano, teste appoggiate sulle spalle delle persone adiacenti, abbracci tra gruppi di tutte le età.
A freddo è difficile pensare a qualcosa che superi uno show del genere e fa strano pensare che questa carriera stia giungendo al termine, nonostante la freschezza del live.
Ma Claudio Baglioni regala al pubblico del Forum l’ultima impeccabile chiusura del cerchio.
Ci sarà un punto in cui non ci sarà distinzione tra ricordi e fantasie.
Claudio Baglioni si congeda prima di “La vita è adesso”
CLAUDIO BAGLIONI – La scaletta del concerto al Mediolanum Forum di Assago
Caravan
Inizio Prologo
E tu come stai
Dagli il via
Acqua dalla luna
Con tutto l’amore che posso
Quante volte
Un po’ di più
Gli anni più belli
Domani mai
Quanto ti voglio
Fammi andar via
Niente più
E adesso la pubblicità
A tutto cuore
Mal d’amore
W l’Inghilterra
Sono io/Cuore di aliante/Uomo di varie età (medley)
Ragazze dell’est
Uomini persi
Noi no
Amori in corso/Un nuovo giorno o un giorno nuovo/Con voi (medley)
Questo piccolo grande amore
Dodici note
Io sono qui
Amore bello/Solo/Sabato pomeriggio
Porta Portese
Avrai
Io me ne andrei
Mille giorni di te e di me
Via
E tu…
Strada facendo
La vita è adesso
Daniel D`Amico for SANREMO.FM