Ieri sera è partito dal Vox Club di Nonantola, Modena, il “Souvenir in da club” di Emma, il nuovo tour in location intime della cantautrice, un live viscerale, che l’ha vista cantare con il proprio pubblico e fare addirittura stage diving.
Noi di All Music Italia eravamo presenti al debutto con la nostra Lorenza Ferraro che, nel corso della giornata di oggi, vi racconterà il live in un articolo dedicato.
Il live legato a “Souvenir” (qui la recensione), il nuovo disco di Emma, è pura energia ma è anche emozione pura, è vita vissuta che prende forma. E prende forma anche in un momento commovente perché questo tour è il primo che vede la mancanza di una figura fondamentale… Rosario, il papà di Emma.
Ed è a lui la cantante dedica questo concerto condividendo con il pubblico, poco prima di cantare “Intervallo” (il brano scritto per Ros), le parole che seguono.
Un momento importante che rompe in maniera reale quella parete invisibile che spesso separa pubblico e artista. Perché nel dolore, più che nella felicità forse, siamo tutti uguali.
Emma le parole per papà rosario
“Queste parole cambiavano spesso, anche due secondi prima di salire, per esorcizzare tutto, per cercare di essere all’altezza di questa canzone. Per me è molto più facile scrivere un pensiero, regalarlo agli altri piuttosto che dire delle cose. È stato veramente difficile iniziare questo tour, perché mi sento come se fossi appena nata e come se non fossi mai salita questo palco, e come se non avessi mai preso un microfono in mano… È come se re iniziassi da zero, perché mi manca.”
Così inizia Emma il suo ricordo di Papà Rosario…
“Mi manca vederlo in giro per i camerini a bere Rum di nascosto con la mia band. Mi mancano i messaggi, le note vocali, i meme, le prese per il culo.
Gli incoraggiamenti… mi manca la mia spalla, il mio migliore amico, il mio supereroe, mi manca la persona che mi ha messo al mondo e mi ha messo sul palco.
E quando se ne è andato mi sono detta: “Io che ca**o faccio, e adesso chi mi ci mette su un palco, chi mi dice vai avanti, non pensare a quello che ti dicono, non pensare alle stronzate agli insulti, combatti Chicca, combatti Chicca, combatti.
E io sono voluta partire in tour subito forse anche per questo, non volevo perdere tempo, non volevo che la sua assenza diventasse qualcosa di distruttivo, non volevo che la sua assenza diventasse un motivo per non fare musica, anzi, ne ho fatta di più.
Ho fatto quello che ho potuto con quello che avevo, ho fatto questo disco ma non perché sono figa, l’ho fatto perché non sono sola, perché tante persone hanno perso qualcuno ca**o. Tante persone hanno perso il loro punto di riferimento e quindi io ho voluto salire sul palco anche per quelle persone.
Ho voluto salire sul palco perché forse è l’unica cosa che mi viene poco poco bene nella vita.
Voglio salire sul palco perché non voglio perdere un secondo e non voglio smettere di rendere orgoglioso mio padre.”