voto
7.5
- Band:
ELITIST (DK) - Durata: 00:30:51
- Disponibile dal: 17/11/2023
- Etichetta:
- Extremely Rotten Productions
- Indisciplinarian
Streaming non ancora disponibile
Non si sa molto degli Elitist, se non che questa death metal band danese è stata fondata nel 2018 in quel di Copenhagen, da membri di realtà locali come Piss Vortex, Dysgnostic e UXDXS. Un moniker non particolarmente originale non aiuta nelle ricerche, ma pare che questo “A Mirage of Grandeur” sia a tutti gli effetti l’esordio della formazione: un album di otto tracce per circa mezz’ora di durata.
In questo debutto, il quartetto mette in mostra una evidente passione per le forme più stranianti e sinistre del genere, supportata da una densità sonora e da un interplay invidiabile fra sezione ritmica e spasmi solisti: avantgarde, sprazzi di libera improvvisazione e tempi serrati trovano spazio in un progetto che senza dubbio appare ben più deviato e cervellotico rispetto a una buona fetta del circuito underground danese contemporaneo (Undergang, Chaotian, Phrenelith, ecc).
Intensità e spirito di sperimentazione ci avvolgono immancabilmente durante l’ascolto, ma bisogna sottolineare come il gruppo riesca anche a escogitare dei momenti in cui è un certo groove a condurre il pezzo. Esplorando la tracklist, ci troviamo dunque di fronte a un songwriting piuttosto dinamico, da cui emerge la capacità di creare uno sviluppo narrativo che procede per accumulazione e climax, generando un vortice musicale in cui le dissonanze dialogano con riff decisamente poderosi, spesso giungendo a una sorta di parossismo finale, con ritmiche che appunto spingono molto sulla velocità, reclamando la propria discendenza death metal.
Alla base di questo lavoro risiede quindi un modus operandi per addizione nel quale il virtuosismo viene messo a disposizione del controllo di timbro e dinamica, riducendo quindi la canzone a uno stato di perenne inquietudine, senza però che vengano meno certe tipiche qualità del genere di partenza (vedi appunto l’aggressività delle ritmiche o di certi riff).
Per il momento, non si può dire che gli Elitist possiedano un approccio del tutto unico e distintivo, tuttavia “A Mirage of Grandeur” – soprattutto nei suoi episodi più lunghi e strutturati, come “Deluded Fallacies Spew From Rancid Mouths” o “Sustaining Collapse” – resta una prova invitante, che già mostra una buonissima capacità di combinare elementi avantgarde/progressivi con il death metal. Chi cerca esperienze intense ed è sempre aperto all’ascolto delle opere più contorte di band come Gorguts, Immolation, Diskord o Altars, troverà presto conferma del valore di questi esordienti scandinavi.
Daniel D`Amico for SANREMO.FM