voto
6.0
- Band:
DOMINATION CAMPAIGN - Durata: 00:34:11
- Disponibile dal: 12/01/2024
- Etichetta:
- Prosthetic Records
Streaming non ancora disponibile
Il secondo album dei Domination Campaign, “A Storm Of Steel”, riprende il filo narrativo del loro debutto, “Onward To Glory” del 2021, consegnando otto tracce che mescolano abilmente lo spirito del death metal old-school con influenze più moderne.
Uscito dall’ingegno di Jason Peppiatt degli Psycroptic e Joe Haley, il duo australiano continua a portare avanti la bandiera del metal ispirato a temi bellicosi grazie alla spinta di Prosthetic Records. Nonostante il fatto che i testi ed il concept che permeano il disco si discostino dalla classica glorificazione e offrano una prospettiva più cruda e realistica, il tema, già ampiamente sfruttato e trattato spesso e volentieri, risulta monotono, ripetitivo ed è lontanissimo da ogni concezione di innovatività.
Ad ogni modo, la cura del sound di “A Storm Of Stell” è evidentemente moderna e talvolta risulta più accostabile al sound del metalcore a cavallo del 2010, rispetto alle recenti uscite del panorama death metal. La produzione, forse troppo attuale, conferisce al disco una patina che, pur non privandolo di ferocia, risulta innaturale.
Il lavoro sui riff, con spunti decisi e organici, si allinea alle radici classiche del genere, con qualche cristallino richiamo ai Bolt Thrower, ed è accompagnato da un drumming solido, che incasella al punto giusto tutti gli elementi canonici del genere. Tuttavia, alcuni momenti risultano deboli di genialità, oltre a sembrare estranei al contesto generale. Infatti i ‘main riff’ di “Winds Of Death” e “D-Day” sembrano telefonare al metalcore dei primi anni 2000, richiamando le sonorità dei primi Parkway Drive.
Sebbene manchino spunti tecnici di originalità, le influenze del death metal vecchia scuola sono ben amalgamate e rendono al meglio nella opener “Time To Die”: il ritmo midtempo e i giochi di groove conferiscono infatti un tocco nostalgico con efficacia, ma la mancanza di dinamicità dei brani e la ridondanza nelle sezioni ritmiche potrebbero deludere alcuni ascoltatori. La prova alle corde vocali propone un urlato midrange che, pur non essendo rivoluzionario, si adatta bene alle canzoni, ben bilanciata tra strofe e ritornelli, evidenziando la capacità dei Domination Campaign di comporre tracce che mettono in risalto le potenzialità vocali, impacchettando un esperimento riuscito che porta a casa l’obiettivo.
“A Storm Of Steel” non si colloca tra i capolavori del death metal degli ultimi anni, ma offre un ascolto gradevole, pur presentando incrinature come la produzione e alcune incursioni in territori sonori non strettamente legati al genere.
Apprezziamo la prova del duo della Tasmania per la perseveranza, vista la loro posizione geografica: vivere in una delle zone più remote del pianeta sicuramente non rende per nulla facile gli spostamenti per eventuali date e tournée. “A Storm of Steel” si fa ascoltare con curiosità e porta a casa una sufficienza guadagnata al fotofinish, in attesa di vedere come si muoveranno nel futuro, e in prospettivo di un disco più coinvolgente.
Daniel D`Amico for SANREMO.FM