Foto di Luna La Chimia
Dardust e il suo “Duality Tour” nei teatri italiani
Dardust, pianista, compositore e produttore, ha portato in scena al Teatro Verdi di Firenze l’ultima data del suo tour durato oltre un anno.
Così come è stato definito dall’artista stesso, il “Duality Tour” è stato un viaggio attraverso il suo dualismo musicale, fatto di due universi paralleli che non si incontrano mai, due emisferi opposti.
L’emisfero destro e l’emisfero sinistro, rappresentati rispettivamente dal Primo Atto e dal Secondo Atto del programma di sala, sono stati rappresentati come uno spettacolo cross-mediale più che un concerto, un’esperienza sonora e visiva. Infatti è stato dato ampio spazio a giochi di luci e immagini proiettate su schermo e su un ampio velo che ha spesso abbracciato Dardust mentre suonava il pianoforte.
Il Primo Atto ha rappresentato l’emisfero destro che è la parte emotiva, fragile e introspettiva. Ricreando un interno giapponese, Dardust ci ha fatto viaggiare attraverso le quattro stagioni per raccontarci il ciclo della vita: fragilità, malinconia, estasi, mortalità e rinnovamento.
Sul finire del Primo Atto dal Secondo, è arrivato Samuele Bersani col suo intervento canoro.
Il Secondo Atto ha rappresentato l’emisfero sinistro che è il lato razionale, fluido ed elettronico, analogico, virtuale e digitale. E’ stato così creato un club senza spazio e senza tempo dove l’artista, ora in veste di un samurai intergalattico, ha guidato il pubblico in quello che è stato il suo personale rave party.
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Daniel D`Amico for SANREMO.FM