Pubblicato nei primi mesi del 2023, “Lightning Dreamers” è una delle uscite discografiche più intense e acclamate dell’anno. Séguito di “Dimensional Stardust” (International Anthem, 2020), contempla la partecipazione di un cospicuo novero del gotha jazzistico contemporaneo come Jeff Parker (chitarra), Damon Locks (voce), Gerald Cleaver (batteria), Angelica Sanchez (piano) e Craig Taborn (piano).
Fin dalla seconda metà degli anni Novanta, Mazurek, cornettista, compositore e artista multimediale, è stato un punto di riferimento della scena post-rock e jazz di Chicago, grazie alla militanza in progetti sperimentali quali Isotope 217, Chicago Underground, Tigersmilk, Sao Paulo Underground e, appunto, la Exploding Star Orchestra, da lui fondata nel 2005 con l’intento di investigare le tradizioni musicali avanguardistiche della Windy City. Le sue prestigiose collaborazioni con Bill Dixon, Pharoah Sanders, Roscoe Mitchell, Yusef Lateef, Fred Anderson, Naná Vasconcelos, Gastr Del Sol, Jim O’Rourke, Stereolab e Tortoise definirono la sua costante sete di ricerca, unita al rispetto per la tradizione e all’esigenza di trovare una nuova voce di confine tra generi diversi.
“Lightning Dreamers” è stato registrato nel 2021 ai Sonic Ranch Studios in Texas, stato in cui il compositore si è di recente stabilito. La traccia d’apertura, intitolata “Future Shaman”, vede la co-produzione di Jeff Parker. È un funk deviato in cui le percussioni di Mauricio Takara si fondono con i groove di synth bass ad opera di Cathleen Pineda e riprendono il percorso narrativo già tracciato in “Dimensional Stardust”. Wurlitzer e sintetizzatori Moog, uniti all’irregolare recitato di Locks, definiscono l’incedere del pezzo, contrappuntando magistralmente i fraseggi schizoidi di Mazurek.
“Dream Sleeper” ha un incedere onirico, sottolineato da un etereo incipit affidato ai piatti di Cleaver. Le parole di Locks sono qui filtrate, elaborate con l’intento di renderle prive di materia e disperderle attraverso un arrangiamento che si fa via via più ritmicamente spoglio e rarefatto, interrotto soltanto dai vivaci richiami di Sanchez e Taborn. In “Shape Shifter” Mazurek torna alla tromba per swingare assieme al Moog di Sanchez e accompagnarci in territori cari al Miles Davis più funk e devoto a Stockhausen. I ritmi latini appena accennati, i cambi di tempo di matrice progressive e gli straordinari fraseggi chitarristici di Parker contribuiscono a cesellare l’atmosfera elegante e coerente di uno dei pezzi più efficaci dell’album.
Su “Black River” e “White River”, le due composizioni che scorrono sul lato B del vinile, s’intrecciano registrazioni in studio e dal vivo della Exploding Star Orchestra, riprese al Sons d’Hiver Festival di Parigi nel febbraio del 2022 (presente alla kermesse francese anche Jaimie Branch, alla quale è peraltro dedicato l’album, notevole compositrice e trombettista statunitense scomparsa di recente, qui alle prese con sintetizzatori ed “electronics”). Di nuovo, la musica scorre come un flusso di coscienza mistico, in cui ogni strumentista è asservito esclusivamente al risultato e definisce il proprio colore, che compete al nostro terzo occhio percepire.
Nelle note di copertina, Mazurek spiega che la musica è “un’evocazione di un tema appartenente alla ‘Black River Suite’, che sto rivisitando e reimmaginando da tempo. (…) Ho trascorso tre anni della mia vita sul grande Rio Negro a Manaus, Brasile, dove s’incontrano i fiumi Negro e Bianco. È consuetudine, quasi una sorta di rito purificatorio, prendere una barca e spingersi fino alla linea di separazione di questi due fiumi per tuffarsi e trovare un’affermazione del semplice fondamento che tutti noi, originari di qualche parte ‘altra’, proveniamo dallo stesso luogo… le stelle. La sensazione di muoversi tra e attraverso queste grandi masse d’acqua resterà per sempre scolpita nella mia anima. Il materiale acustico e visivo (sia tematico che immaginario) evoca gli spiriti passati, presenti e futuri di questo poderoso fiume. Evoca le avvisaglie del tempo, il sistema del movimento degli stormi nel cielo, il delicato ondeggiare di un’imbarcazione che procede controcorrente, il potere e l’intensità del vento che decide quando soffiare e le piogge torrenziali. Evoca il suono delle anguille elettriche proveniente dal fondo delle acque, le melodie degli abitanti delle comunità che vivono attorno al fiume, le esplosioni devastanti dei fulmini nel cielo. Mentre il fiume continua a scorrere imperterrito”.
Quella di “Lightning Dreamers” è la conferma della maturità artistica raggiunta da un ensemble di musicisti che sta redigendo importanti capitoli artistici del nostro tempo, oltre che raffinata espressione dello spaccato culturale di ciò che il mondo musicale, all’alba del 2024, possa offrire a chiunque voglia ascoltare.
24/12/2023
Antonio Santini for SANREMO.FM