“One step closer to being accurate”. Questa è la tagline di ChartMasters, sito internet creato da appassionati di classifiche e vendite, oggi probabilmente il luogo più affidabile per reperire dati e statistiche legate al successo di artisti e album.
L’accuratezza – se non la veridicità – dei dati di vendita è sempre stato un problema e la confusione attorno alle cifre è sempre stata tanta: per tanti anni le certificazioni (oro, platino ecc…) sono state basate – non in tutti paesi ma almeno in quelli principali – sul distribuito (shipments), quindi potenzialmente un album poteva essere certificato perché distribuito nei negozi in quantità industriali senza poi essere realmente venduto in certe quantità. I claim sulle presunte vendite (album distribuiti nella realtà) ovviamente erano all’ordine del giorno e facevano parte del gioco, anche perché i pochi dati di vendita reali erano di difficile reperimento (i numeri Soundscan/Billboard per gli USA o gli OCC per UK nascosti nei vari forum per chart-nerds come UKMix o Haven), di conseguenza i casi in cui venivano sbandierate “vendite” lontane dalla cifre reali erano frequenti (anche nelle liste pseudo-ufficiali o in quelle presenti su Wikipedia). Con l’avvento della pirateria prima (e quindi con i numeri complessivi in fortissimo calo) e dello streaming poi, le cose sono cambiate, in meglio o in peggio a seconda dei punti di vista. Sicuramente oggi – al netto dei “giochini” per aumentare le riproduzioni, comunque tendenzialmente sgamate e sgamabili – i numeri (almeno quelli di Spotify) sono disponibili per chiunque.
I ragazzi di ChartMasters da qualche anno hanno proprio l’obiettivo primario di fornire – finalmente – una single source of truth sulle vendite, o meglio, su ciò che ancora oggi viene definito vendita ma che in realtà è un insieme di metodi differenti di “consumption”. Alcuni li chiamano equivalent album sales ma in generale quelle che vengono chiamate vendite oggi non sono altro che cifre che vanno a considerare le copie vendute fisiche e quelle digitali (streaming compreso) e che, attraverso tassi di conversione che possono variare paese per paese e che – in teoria – andrebbero aggiornati con una certa frequenza per non distorcere il mercato, dovrebbero dare una indicazione il più possibile fedele del successo di un album.
ChartMasters in questo senso ha coniato una nuova metrica chiamata Commensurate Sales to Popularity Concept (CSPC), che oltre a considerare vendite fisiche, vendite digitali e streaming, ridistribuisce in modo pesato le vendite dei compilation album (es i greatest hits) agli album che contenevano le tracce in origine.
Prendendo in considerazione questa metrica, questi sono gli album più venduti di sempre:
1) Michael Jackson – Thriller = 122 milioni
2) Eagles – Hotel California = 73 milioni
3) Bee Gees/AV – Saturday Night Fever = 70 milioni
4) Fleetwood Mac – Rumours = 65 milioni
5) Michael Jackson – Bad = 65 milioni
6) AC/DC – Back in Black = 61 milioni
7) Led Zeppelin – Led Zeppelin IV = 59 milioni
8) Nirvana – Nevermind = 59 milioni
9) Pink Floyd – The Dark Side of The Moon = 59 milioni
10) Whitney Houston – The Bodyguard OST = 55 milioni
Va da sé che ci sono artisti e album meno “forti” sulle piattaforme streaming (i Pink Floyd ad esempio) che negli anni saranno sempre più “penalizzati” rispetto ad altri che invece hanno trovato nello streaming un forte alleato (ad esempio i Fleetwood Mac).
Prendendo in considerazione le sole vendite fisiche, la classifica invece è la seguente:
1) Michael Jackson – Thriller = 66 milioni
2) Pink Floyd – The Dark Side of The Moon = 43 milioni
3) Whitney Houston – The Bodyguard OST = 41 milioni
4) AV – Grease OST = 38 milioni
5) Led Zeppelin – Led Zeppelin IV = 38 milioni
6) AC/DC – Back in Black = 36 milioni
7) Fleetwood Mac – Rumours = 35 milioni
8) Bee Gees/AV – Saturday Night Fever = 35 milioni
9) Michael Jackson – Bad = 33 milioni
10) Alanis Morisette – Jagged Little Pill = 33 milioni
Le classifiche sono consultabili nella loro interezza QUI, filtrabili per anno, decennio, artista, genere o lingua con l’importante nota che i numeri extra-streaming (quindi vendite fisiche o download) non sono stati analizzati per tutti gli artisti, quindi potrebbero esserci album per i quali la cifra complessiva è basata esclusivamente sullo streaming.
Per i più interessati, il sito offre svariate possibilità di approfondimento tra cui:
– Gli album più ascoltati di sempre su Spotify (sempre filtrabili per artista, anno/decennio, genere e lingua e aggiornati quotidianamente)
– Le tracce più ascoltate di sempre (sempre filtrabili per artista, anno/decennio, genere e lingua e aggiornate quotidianamente)
– Gli album con più ascolti nella prima settimana (sempre filtrabili per artista, anno/decennio)
Daniel D`Amico for SANREMO.FM