PAGELLE NUOVI SINGOLI del 22 settembre a cura del critico musicale di All Music Italia, Fabio Fiume.
E vabè, mo non è che la settimana scorsa non c’erano voti brutti ed allora ci avete preso l’abitudine eh? A dire il vero lo speravo di trovarmi nuovamente in una situazione idilliaca come quella di sette giorni fa ed anche se devo dire d’aver ascoltato belle canzoni anche questa settimana, qualche inciampo stavolta c’è stato.
Il pezzo migliore dal punto di vista dell’arrangiamento schizzato è girovagante è quello che non posso votare perché in ambito promozionale ha poco senso. Se invece considero questa possibilità allora è sempre lui, l’artista pop per eccellenza di questi ultimissimi anni, la carta migliore giocata da questa settimana settembrina.
NOTA
Vi ricordiamo che i voti delle pagelle di Fabio che trovate alla fine delle mini recensioni non mettono in competizione fra loro gli artisti, essi sono infatti assegnati alla canzone in base alla carriera dell’artista che la propone.
Andando avanti nell’articolo si arriva a scoprire la Golden song della settimana. Ricordiamo inoltre che il “senza voto” non è un voto di carattere positivo o negativo ma variabile e spiegato nella recensione stessa.
Clicca in basso su continua per la prima parte delle pagelle nuovi singoli del 22 settembre.
Pagelle nuovi singoli 22 settembre
Renzo Rubino – La Madonna della ninna nanna
Ancora una volta fuori da ogni schema qui il bravo cantastorie pugliese evolve ancora soprattutto nella sua parte attoriale. Questo brano è infatti una vera e propria scena teatrale in cui puoi immaginare scenografia di compensati e tendaggi vari, ingressi strambi che entrano con tromboni, piatti e rullanti, mentre lui si pone al centro con braghe improbabili e faccia e movenze da clown triste che accenna anche qualche passo scoordinato e strambo come è volutamente l’arrangiamento di questo pezzo.
Chiaro che non si rivolge ne alle radio, ne alle tv, ne tantomeno al mondo dello streaming. Renzo è nel suo, nel suo Porto Rubino, lui, la sua s-banda, la sua meravigliosa Puglia e la semplice, pura voglia di fare musica.
Senza voto
Eva Pevarello & Danno – U carea
Cambia nuovamente tutto Eva e si butta su una strada decisamente più urban, collaborando anche col rapper Danno. Il pezzo è un po’ confuso. Non tutto il testo arriva chiaro e per una che si era distinta nelle possibilità avute fin qui come interprete, è un attimino forviante. Questo però è il minimo. In realtà il pezzo non arriva proprio. Non ha quel mordente che faccia si che lo si ricordi.
Anche il rap di Danno è freddo ed arriva come se fosse un pezzo a parte all’interno del pezzo. L’ho trovata fuori registro.
Quattro
⭐⭐⭐⭐
Roccuzzo – Guarda la luna
Bruno il fraseggio, un po’ “mengoniani” gli allunghi vocali, un po’ troppo vuota la base. Chi lavora con Roccuzzo deve imparare a far si che la bella voce del nostro sia sostenuta da basi più importanti e ricche di questa, altrimenti il rischio è sempre di sentire uno bravo cantare al karaoke. E poi anche basta con queste canzoni striminzite che alla fine non dicono nulla già come testo, sempre piuttosto generiche, e alla fine nemmeno come evoluzioni musicali, restano confinate in strofa, inciso, strofa, inciso, fine.
Quattro 1/2
⭐⭐⭐⭐✨
Svegliaginevra – Gelatai
Sta finendo una storia? In che modo raccontarla, quale esempio può essere esaustivo per spiegare che bisognava accorgersene prima? Ecco, i gelatai che sono in grado di prevenire quando sta arrivando l’inverno, può andar bene? E si, i gelatai effettivamente iniziano a veder scemare la folla ai primi freddi e non a caso si concedono le vacanze proprio quando l’inverno è al suo apice, chiudendo bottega.
Un po’ deboluccia perché poco arrembante quando dovrebbe spingere di più. E’ tutto un po’ troppo morbido e potrebbe chiaramente essere scelta stilistica, questo è vero. Però ci sono certi argomenti che la passione anche espressiva te la tirano fuori, non puoi trattarli con compassato distacco. Ecco, la passione non mi è giunta. Sarà un problema mio, ma dovendo recensirla io, tant’è!
Cinque
⭐⭐⭐⭐⭐
Clicca in basso su continua per scoprire le prime sufficienze nelle pagelle nuovi singoli del 22 settembre 2023.
Elodie – A fari spenti
Non è la prima volta che Elodie collabora con Elisa, ma forse questa è la volta che la cosa si sente di più. Questo brano di propensione dance con qualche componente dub, lo immagineresti tranquillamente interpretato dalla sua autrice. Indubbiamente interessante dal punto di vista artistico, nel senso che Elodie è sempre fortemente contemporanea nella proposta e ancor più sempre alla ricerca di esprimersi in maniera differente, di alzare l’asticella.
Qui di sicuro ottiene di farsi ballare segnando però con il segno meno la capacità di restare impressa nella mente come altre cose sue. Resta infatti tutto un discorso musicale di testa mentre viene a mancare la pancia, la parte che canti a squarcia gola e che le canzoni di Elodie hanno sempre portato in seno.
Sei =
⭐⭐⭐⭐⭐⭐=
Febo – L’ultima notte di un’estate
L’argomento non è certo nuovo; Febo non è il primo che canta di un amore nato d’estate che si appresta a cercare di sopravvivere ad un inverno lungo, lontano e problematico, che finirà col cambiarci inevitabilmente. La canzone riesce a comunicare esattamente quel senso di malinconia che comunque tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita, quando guardi il tramonto colorare il mare di fine Agosto e ti rendi conto che ti sei lanciato in qualcosa, una storia, credendoci e senza pensare che aveva già la data di scadenza incorporata, proprio nell’ultima notte d’estate.
Picchierei però Febo perché lui ha sufficiente maturità artistica da sapere che questo brano necessitava di qualche passaggio in più e di non terminare forzatamente in due minuti e tre quarti. Lui ha forzato la fine, io, di risposta, non forzo il voto.. che sarebbe stato più alto!
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Daria Huber – Voce
Posso dire che mi sembra di ascoltare Francesca Michielin che canta un brano scritto e prodotto da Madame? Questo pezzo scelto da Daria per intraprendere una nuova strada musicale funziona. E’ moderno, ben strutturato, non banale nel testo e precisamente incastonato in quel che va per la maggiore adesso. Il problema però non è in questo caso se il pezzo funzioni o meno, ma una personalità più forte da far emergere, appunto, tale da non indurre il pensiero di chi ti ascolta a trovare riferimenti ben precisi. Il brano comunque è sufficiente.
Sei
⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Medy – Maltempo
Rap pulito, voce molto acerba, giovanissima, anche più dei suoi 22 anni. Medy si veste di malinconia in questo pezzo che racconta una vita diversa, quella che è riuscito a conquistarsi adesso rispetto a quella difficile e di borgata da cui proviene. La base è tipicamente hip hop con qualche reminiscenza tipicamente anni 90, su cui si appoggia un suono piuttosto ipnotico di piano, su cui il nostro si divide fra rap pulito, come si diceva, e un leggero cantato indubbiamente da potenziare,
Sei +
⭐⭐⭐⭐⭐⭐+
Jeson – La cura sbagliata
Problemi non ancora risolti ma non m’importa più di me e quindi basta pillole di giorno perché una dipendenza nuova non fa una cura. Jeson racconta un vissuto mica da niente in questo pezzo che ha buon ritmo e un discorso ritmico ben articolato fra il reale ed il synth. Nella sua interpretazione c’è un po’ troppo Blanco e su questo deve lavorare, stare attento. Per lo meno il suo approccio all’inciso è proprio non simile, ma uguale. Ci vuole un po’ d’attenzione ma il pezzo c’è.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨
Tropea – Gallipoli
Tropea come Bluvertigo? Un po’ si in questo pezzo, soprattutto dal punto di vista stilistico delle strofe, forse un po’ meno dell’inciso. Anche l’interpretazione richiama molto quella di Morgan ai tempi. Meno scanzonati di come si son proposti finora, scegliendo di lavorare sempre con una buona presenza e matrice elettronica ma incupendosi nei modi e nel senso comunicato in un pezzo che è tutto e il contrario di tutto, la ricerca del facile e leggero che però è continua e non smette mai.
Sei 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨
Il Cile – Ero troppo fatto
Dopo le sicuramente non facili ma liberatorie rivelazioni sulla sua vita Il Cile torna con un nuovo singolo che probabilmente esorcizza anche in musica queste dolorose ammissioni. Il pezzo è un power pop che mi ha fatto pensare, come sentore s’intenda e non plagio, nell’inciso a Live Your Life Be Free, successo del 1991 di Belinda Carlisle, almeno nei primi due ganci ed allunghi.
Funzionale e al contempo viscerale, riesce a raccontare di se senza commiserazione e sicuramente il tempo accelerato e la ritmica preponderante hanno incoraggiato questo tipo di scelta anche interpretativa. Di essere appoggiato come fu agli albori della sua carriera lo meriterebbe.
Sette
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Ed ecco la Golden song della settimana…
Marco Mengoni & Franco 126 – Un’altra storia
Strano connubio per questo pezzo già esistente nell’album di Marco e qui rivisto con l’intervento dell’artista romano. Strano ma riuscito. Marco ci mette sempre la sua verve artistica che è capace di giostrare nelle intenzioni interpretative fra più linguaggi, pop, black, soul, funky e di cambiare registro con estrema facilità. Franco ci mette invece una palpabilità popolare, nel senso che, se mentre ascolti Marco, pensi che è troppo bravo per poterlo emulare, lui ti fa fare invece pace con le tue possibilità canore, ti fa sembrare tutto possibile.
S’intenda Franco che non sto denigrando, al contrario, sto elogiando la tua di capacità interpretativa di entrare nel pezzo e di renderlo per tutti non solo nell’ascolto, ma anche nella possibilità di cantarlo, di viaggiare sulle tue di note e non su quelle complicate di uno che è oggettivamente fra i migliori, se non il migliore, nostro cantante attuale.
Sette 1/2
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐✨
L’articolo Pagelle singoli del 22 settembre: Mengoni fa ancora centro, buon ritorno de Il Cile… Elodie fuori fuoco! proviene da All Music Italia.
Daniel D`Amico for SANREMO.FM