I Gov’t Mule si apprestano a festeggiare trent’anni di attività e con il nuovo lavoro in studio dimostrano di avere ancora molto da offrire. Gli ingredienti principali di “Peace… Like A River” sono quelli che ci si aspetta di trovare in un loro album: autentico southern-blues rock con elementi country e folk e ruvidi riff di chitarra. Warren Haynes e compagni decidono però di impiattare le loro leccornie in una veste rinnovata, introducendo elementi eterogenei nelle nuove canzoni. I brani sono stati registrati nello stesso periodo del precedente lavoro “Heavy Load Blues”, un omaggio alle radici blues con brani della tradizione reinterpretati alla maniera dei “Muli”. Le dodici tracce di “Peace Like a River” sono, invece, inedite e abbracciano tutte le influenze che hanno contribuito a formare il sound della band.
Si inizia con la classica ballata “Same As It Ever Was” e un bel riff melodico di chitarra, perfetto per innescare le lunghe divagazioni strumentali che i Gov’t Mule amano inserire nelle intricate jam session dal vivo. Nella successiva “Shake Our Way Out” si innalzano i decibel con un hard-blues vecchio stampo che si avvale anche della partecipazione del cantante degli ZZ Top Billy Gibbons.
I ritmi scorrono, però, generalmente placidi, come intuibile dal titolo dell’album e dal ricorrente rimando alla pace nelle liriche. È facile imbattersi in ballate gradevoli (“Made My peace”, “Your Only Friend”), alcune decisamente ottime (“Peace I Need”).
Echi floydiani sono più che evidenti in “Made My Peace”, soprattutto per l’approccio chitarristico che quasi imita lo stile di Gilmour. Il jazz, che era stato ampiamente esplorato nell’impeccabile collaborazione avuta con John Scofield in “Sco-Mule”, ritorna nella funambolica “Dreaming Out Loud” in cui si uniscono al quartetto anche Ruthie Foster alla voce e il polistrumentista Ivan Neville, che con i Muli vanta un’intramontabile amicizia. I fiati conferiscono un ritmo decisamente funk al brano e si rivedono anche in “Long Time Coming”, dalle atmosfere più tendenti al blues.
Fra gli artisti che collaborano a “Peace..Like A River” spicca l’incredibile voce di Celisse Henderson in “Just Across The River”, che catapulta il sound dei Gov’t Mule in un inedita veste soul e r&b. È forse il brano in cui ci si allontana maggiormente dal loro consueto stile e la cantante americana si dimostra un’ottima conduttrice. Non sempre, infatti, il timbro di Haynes si mostra adeguato alle molteplici suggestioni musicali presenti nel disco. In “After The Storm”, ad esempio, risulta un po’ forzato l’omaggio all’inimitabile voce di Jim Morrison. In compenso, nello stesso brano, il lavoro di Danny Louis all’organetto è semplicemente straordinario.
Il finale dell’album è riservato all’ottima “Gone Too Long”, che aggiunge una nuova struggente e malinconica ballata southern-blues al loro repertorio.
Nel cofanetto deluxe dell’album sono aggiunti altri quattro brani e una versione rivisitata di “The River Only Flows One-Way”. Con una durata totale di poco meno di due ore, i Gov’t Mule regalano ai fan un album molto ambizioso, con tantissimo nuovo materiale che, seppur in linea con la loro storia, dona nuove sfumature alla loro musica. Anche per una band con una discografia importante come la loro, “Peace… Like A River” è un disco da tenere in altissima considerazione.
13/11/2023
Antonio Santini for SANREMO.FM